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Il professor Luciano Bozzo al Rotary Firenze Nord parla delle elezioni presidenziali Usa 2024

Elezioni Usa 2024, dibattito al Rotary Firenze Nord

Il professor Luciano Bozzo al Rotary Firenze Nord parla delle elezioni presidenziali Usa 2024
Il professor Luciano Bozzo al Rotary Firenze Nord parla delle elezioni presidenziali Usa 2024 appena concluse

FIRENZE – La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa 2024 è molto diversa rispetto a quella del 2016. Il prossimo presidente ha ottenuto un’ampia maggioranza di grandi elettori e del voto popolare, confermando al Senato la maggioranza del partito Repubblicano, che potenzialmente sarà vittorioso anche alla Camera. Un «cappotto» insomma. L’elettorato è cambiato, con latinos, parte della comunità di colore e delle donne che hanno votato per Trump in misura significativa, contraddicendo quelle che erano le aspettative e le previsioni della vigilia.

Il professor Luciano Bozzo, politologo e docente di Relazioni Internazionali all’Università di Firenze, ha intrattenuto i Soci del Rotary Club Firenze Nord, presieduto da Carlo Corbinelli, in un incontro conviviale che si è svolto mercoledì 6 novembre. A circa 12 ore dall’esito del voto americano. Non a caso il tema della serata era proprio «Election Day after». 

Efficace, secondo Bozzo, la campagna elettorale di Trump che ha saputo, tra l’altro, toccare i temi della quotidianità del cittadino comune statunitense. Dall’aumento dei prezzi di singoli generi alimentari («il bacon costa quattro o cinque volte di più rispetto a qualche anno fa») alla crescente difficoltà per molti americani di fare la spesa («molti non riescono più a riempire il carrello al supermercato»). 

VERSO UNA NUOVA POLITICA ESTERA USA? 

Sul fronte della politica estera Usa, Bozzo ritiene che resterà sostanzialmente invariata rispetto alla prima presidenza Trump 2017-2021. Il presidente manterrà posizioni anti «obamiane» verso l’Iran e sostegno a Israele. Riguardo all’Ucraina, Trump potrebbe cercare una soluzione ma le cose sono più complesse. Le sue promesse elettorali, ad esempio come porre fine alle guerre in 24 ore, potrebbero essere difficili da realizzare, almeno in tempi brevi.

Cosa cambierà nei rapporti con l’Italia? La maggioranza di governo (Lega e parte di Fratelli d’Italia in particolare) gradisce Trump, anche se – sottolinea Bozzo – «Giorgia Meloni ha opportunamente stabilito un buon rapporto con l’attuale presidente Joe Biden. Le relazioni con Trump potrebbero essere dunque favorevoli, ma ci sono nodi da sciogliere come le spese per la difesa, la Nato e la bilancia commerciale, che potrebbero colpire gli interessi italiani se Trump dovesse imporre dazi sulle esportazioni europee». 

TESTIMONIANZE DI ELETTORI AMERICANI

Nel corso della serata rotariana, hanno portato la loro testimonianza alcuni elettori collegati in diretta dagli Stati Uniti. La dottoressa Chiara Tornabene da Chicago ha commentato il suo primo «election day» da quando recentemente è diventata cittadina americana. Si è recata di persona al seggio, tra la curiosità della vigilia e la non semplicissima espressione del voto, se l’elettore non è ben preventivamente informato. Non c’era solo da indicare la preferenza per la presidenza degli Stati Uniti e per i candidati al Congresso della rispettiva contea. La «scheda» elettorale (ballot), da riempire manualmente e quindi scannerizzare in un apposito lettore elettronico, conteneva molti altri quesiti, da nomine locali a vari quesiti referendari del territorio. Al suo seggio Chiara ha contato ben 23 pagine a video dove esprimere le proprie indicazioni di voto. Cosa non dissimile da quanto si verifica negli altri Stati dell’Unione, pur con contenuti diversi ma che in parte spiega le frequenti lunghe code (anche di ore) ai seggi elettorali. 

Da New York (roccaforte del partito democratico) è intervenuto Cono Colombo, proprietario di un noto ristorante italo americano a Brooklyn. «Ho notato una giornata molto calma, quasi deserta. Alla vigilia del 5 novembre c’era un clima di attesa soprattutto tra i giovani elettori democratici, pronti a festeggiare la vittoria della vice presidente Kamala Harris. Non è andata così e molti sono rimasti in casa. Non è mancato anche un certo disinteresse verso la politica». Cono ha votato tante volte dopo oltre 30 anni dal suo arrivo in America. Come ha visto la campagna elettorale 2024? «Sicuramente arrogante e dai toni molto accesi tra i candidati. Così non era mai stato». 

GUIDA ELETTORALE DI (APPENA) 144 PAGINE

Testimonianza in diretta dalla California anche di Gian Luca Mettifogo, cittadino americano da oltre 25 anni e già Sergeant di Polizia. Nonostante le precauzioni della vigilia da parte delle autorità per timore di disordini all’esito del voto, la giornata elettorale si è svolta regolarmente nella contea californiana di San Luis Obispo dove vive. L’elettore americano – ci ha raccontato Gian Luca – per poter votare deve prima registrarsi e chiedere, se lo vuole, di poter votare per posta. Gli viene recapitata a casa la scheda elettorale (nel caso di Gian Luca 24 domande, di cui 12 referendum) che può riempire e rispedire oppure portarla di persona al seggio. Anche già compilata. Quindi … potenzialmente anche da altri. E per essere adeguatamente informato su cosa e come votare? «Con la scheda arriva a casa anche una guida al voto. È di 144 pagine. Bisogna avere tempo e voglia di leggerla. Non tutti ce l’hanno».  Per saperne di più? Scarica qui la Official Voter Information Guide

Il presidente Carlo Corbinelli (a destra) consegna al professor Luciano Bozzo il gagliardetto del Rotary Club Firenze Nord
Il presidente Carlo Corbinelli (a destra) consegna al professor Luciano Bozzo il gagliardetto del Rotary Club Firenze Nord

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