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Alcol test al Rotary Firenze Nord

Conviviale con alcol test al Rotary Firenze Nord (FOTO)

Alcol test al Rotary Firenze Nord
Alcol test al Rotary Firenze Nord

FIRENZE – Quattro poliziotti in divisa arrivano al Rotary Club Firenze Nord. Nessuna indagine, nessun blitz. Si tratta invece di un incontro conviviale con la Polizia Stradale sul tema sempre attuale «Quanto e cosa posso bere prima di mettermi alla guida?». Con alcol test finale per tutti i presenti, al termine della cena. 

Così vediamo imperturbabili rotariani soffiare con forza nel «precursore», il classico cilindro giallo che emette una sentenza verde, gialla o rossa per stabilire se il tasso alcolemico nel sangue è superiore o meo al massimo consentito di 0,50 grammi/litro. Il risultato dirà che per tutti la luce è verde, tranne un caso di «rosso». Chi è ? Ne parliamo a fine di questo articolo. 

Ospiti della serata di mercoledì 4 dicembre sono la dottoressa Agnese Pane dirigente della Polstrada di Livorno e il vice commissario Andrea Borghi, per 15 anni comandante della sottosezione Firenze Nord (proprio come il nostro club…) che ha competenza in particolare sul tratto Barberino-Incisa dell’autostrada A1. Tra gli ospiti della serata anche il presidente del Rotary Club Firenze Sud Piero Germani

IN TOSCANA 

«Nell’ultimo anno in Toscana sono stati oltre 300 gli incidenti stradali, più o meno gravi, provocati da guida in stato di ebbrezza» ricorda la dottoressa Pane rispondendo ad una domanda. In media quasi uno al giorno. Può sembrare poco, ma non lo è affatto. Il dato un po’ più confortante (si fa per dire) è che i responsabili non sono tutti giovanissimi come si può pensare in un primo momento. «I giovani oggi sono più attenti e scrupolosi di prima – dice la dottoressa Pane, già capo della Polstrada di Siena e Chieti – mentre sono gli over 40 più a rischio». Spesso per eccessiva sicurezza in sé stessi. 

«Il primo senso che viene colpito dallo stato di ebbrezza – dice il commissario Borghi mentre illustra slides e filmati – è la vista. Si appanna la visuale e si restringe l’angolo di visibilità tanto che non si vede più cosa c’è ai lati degli occhi». Le immagini di un incidente – per un soffio non mortale – sull’A1 tra Firenze Sud e Impruneta testimoniano come un automobilista, risultato positivo all’alcol test, non si sia accorto in tempo di andare ad urtare contro il guard rail all’inizio di una galleria. 

Ma insomma quanto bere? Una risposta uguale per tutti non c’è. Dipende dal peso di una persona (più è magra e meno smaltisce rapidamente l’alcol) come anche dal sesso. Una donna ha più difficoltà di un uomo. «E attenzione – ricorda Borghi – anche ai liquori con aggiunta di zuccheri, che aumentano il tasso alcolico». Un limoncello o anche un amaro dopo i pasti non sono proprio indicati per mettersi alla guida. 

BERE E RI-BERE

Il pubblico nella sala di Villa Medici dove si svolge la conviviale ascolta con attenzione e in silenzio. Quasi una rarità. Lo sgomento aumenta quando una slide mostra che «il problema non è tanto il bere, quanto il ri-bere» si direbbe in Toscana. L’alcol di un bicchiere di vino durante il pasto di metà giornata sarebbe definitivamente smaltito dopo tre ore. Ma se durante il pomeriggio e la sera arrivano un aperitivo e due normalissimi bicchieri di vino a cena, il tasso alcolemico complessivo resta alto anche a propria insaputa. Mettersi alla guida diventa allora davvero un problema, non solo per sé ma anche per gli altri. 

La serata prosegue non stop tra domande, chiarimenti e video. Uno in particolare fa vedere un automobilista in una notte nebbiosa nei pressi dello svincolo autostradale di Firenze Nord. Lo stato di ebbrezza gli fa perdere completamente il senso di orientamento, tanto che più volte l’automobilista gira su stesso lungo la corsia di marcia pensando, chissà, di essere ad una rotonda infinita. La fortuna vuole che il traffico sia scarsissimo e che dopo poco meno di tre minuti (180 secondi che possono sembrare un’eternità) arrivi sul posto una pattuglia della Polizia Stradale a mettere in sicurezza l’autostrada e togliere dall’incubo quell’automobilista (un imprenditore di 40 anni) che candidamente ammette «Mi ero perso». 

Un tipo di alcol test monouso da utilizzare fai da te

ALCOL TEST FAI DA TE

La domanda in sala più immediata è «Ma insomma come posso regolarmi? Posso fare un alcol test da me?». Un quesito atteso e per il quale la risposta non è troppo difficile, tanto che prende la parola il presidente del Club Sandro Addario, dopo aver tirato fuori una busta da una borsa: «Basta andare in farmacia e acquistare questo busta. Contiene tre alcol test monouso. Prezzo 5,90 euro» dice quasi fosse un rappresentante di commercio. Ma attenzione : «Questo test – c’è scritto chiaro – non ha valore probatorio da parte delle Autorità». Se si viene fermati da una pattuglia della Stradale per un controllo alcolemico non si può dire : «Ho appena fatto l’alcol test da me e sono risultato negativo». Troppo facile. 

ETILOMETRO IN FUNZIONE 

Vi ricordate del nostro Socio rotariano di cui parlavamo all’inizio? Per lui il precursore dove ha soffiato accende una luce rossa. Non è una sentenza, ma solo l’avvertimento che è opportuno fare un test all’etilometro. Gli occhi di tutta la sala sono puntati su di lui. «Ora torna a casa a piedi» è il commento più ricorrente. Un poliziotto gli porge una busta con un beccuccio sterile. Tocca sempre all’automobilista il compito di aprirla, anche per vedere il tempo che ci impiega. Se non gli riesce le cose cominciano male. Ma il «nostro» non ha problemi. Qualche secondo e la busta si apre. Stavolta il soffio che parte dal profondo dei polmoni è davvero prolungato. Ancora qualche momento e alla fine ecco la sentenza finale e inappellabile che esce con uno «scontrino» dall’etilometro. «Tutto a posto: 0,47» annuncia con un sorriso la dottoressa Pane tra la soddisfazione di tutti. Ma soprattutto del socio che (ora) può tornarsene a casa tranquillo. 

GALLERIA FOTO (18 IMMAGINI)

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