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da sin. Claudio de Polo Saibanti e Carlo Corbinelli

Alinari: quando un clic diventa cultura

da sin. Claudio de Polo Saibanti e Carlo Corbinelli
da sin. Claudio de Polo Saibanti e Carlo Corbinelli

FIRENZE – «Tra il 1983 e il 2019, Alinari ha vissuto anni di continuità e innovazione». È la premessa della testimonianza che Claudio de Polo Saibanti, alla guida in quel periodo dello storico marchio fotografico fiorentino, ha offerto mercoledì 9 ottobre al Rotary Firenze Nord presieduto da Carlo Corbinelli

Fondata nel 1852 come impresa fotografica, la Fratelli Alinari ha acquisito consapevolezza del valore culturale della propria attività grazie a Vittorio Alinari e Vittorio Cini. Durante quest’ultima gestione, Alinari ha ottenuto un monopolio nella riproduzione fotografica del patrimonio artistico. 

Nel 1983 l’impresa passa alla famiglia triestina de Polo, che, riprendendo attività interrotte, avvia nuove politiche di acquisizioni e sviluppa campagne fotografiche per ampliare la documentazione artistica e paesaggistica italiana. Mantiene tradizioni artigianali uniche in Europa, come la stampa a contatto e la produzione di stampe in collotipia. La sede storica alla fine di via Nazionale a Firenze (oggi Largo Alinari) è preservata e modernizzata per la conservazione dei materiali.

La politica di acquisizioni storiche, durante la presidenza di Claudio de Polo Saibanti,  porta il numero dei pezzi degli archivi da 250.000 lastre negative a oltre 5 milioni, incluso materiale da collezionisti privati e mercato internazionale. Le innovazioni si concentrano sull’ampiamento dei soggetti, la ripresa dell’attività della sala di posa, l’inclusione di fotografie da tutto il mondo e il valore culturale della fotografia stessa. La collezione include varietà di soggetti e forme fotografiche storiche, oltre a attrezzature tecniche e documenti legati alla fotografia. Si è anche costituita una biblioteca specializzata in storia della fotografia con oltre 25.000 volumi.

Grazie alle sue importanti raccolte fotografiche, Alinari ha sviluppato l’attività di licensing e la diffusione della storia e della cultura italiana nel mondo, con accordi con il Ministero dei Beni culturali e importanti player internazionali. 

Alinari ha aperto tre musei, realizzato oltre 600 mostre esposte in oltre 50 paesi, pubblicato oltre 500 libri, una rivista specializzata (Fotologia) e digitalizzato circa 250 mila fotografie. A fine 2019, il patrimonio Alinari viene acquistato dalla Regione Toscana per la sua fruizione pubblica.

PER SAPERNE DI PIÙ

Il testo integrale della relazione di Claudio de Polo Saibanti al Rotary Club Firenze Nord

Il sito dell’attuale «Fondazione Alinari per la fotografia» fondata dalla Regione Toscana il 16 luglio 2020, per la conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio fotografico Alinari.

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