Skip to main content
da sin. Carlo Corbinelli, Davide De Zan e Alessandro Fiesoli all'incontro del Rotary Firenze Nord

L’ombra delle scommesse riapre il caso Pantani

da sin. Carlo Corbinelli, Davide De Zan e Alessandro Fiesoli all'incontro del Rotary Firenze Nord
da sin. Carlo Corbinelli, Davide De Zan e Alessandro Fiesoli all’incontro del Rotary Firenze Nord

FIRENZE – «Auspico davvero che con la riapertura delle indagini disposto dalla Procura Distrettuale Antimafia di Trento si possa arrivare finalmente alla verità sui fatti che il 5 giugno 1999 portarono all’esclusione di Marco Pantani dal giro d’Italia e, dopo 5 anni, alla sua morte. La verità secondo me è molto chiara». Lo dice Davide De Zan, ospite a un dibattito del Rotary Club Firenze Nord, presieduto da Carlo Corbinelli, mercoledì 25 settembre, con Alessandro Fiesoli. È un fiume in piena De Zan, noto giornalista sportivo, che da anni si è occupato del caso del corridore romagnolo, uno dei più grandi scalatori del ciclismo «fermato» dalle risultanze di un controllo ematico superiori al consentito, proprio alla vigilia della vittoria certa dell’82° Giro d’Italia. 

Dopo 20 anni la magistratura vuole vederci chiaro 

In realtà già la Procura di Forlì nel 2014 aveva aperto un’indagine, partendo proprio dai dati ematici di Marco. Fu trovata anche un’intercettazione dove un camorrista diceva chiaramente al telefono, mentre parlava con la figlia, che la camorra avrebbe cambiato le provette per fare risultare dopato Marco Pantani. Alla domanda della figlia se tutto questo fosse vero, l’uomo per cinque volte disse di sì. Tutto questo perché nel mondo delle scommesse clandestine gestite dalla camorra in troppi avrebbero puntato su Pantani vincente.

L’inchiesta però fu archiviata

I magistrati inquirenti avevano trovato prove sostanziali. Avevano scritto nero su bianco che l’ipotesi della deplasmazione (di Marco Pantani n.d.r.) era molto più che un’ipotesi. Il fatto è che  l’indagine inizialmente era per frode sportiva, purtroppo risalente al 1999 e come tale ormai soggetta alla prescrizione per decorrenza dei termini. Trovare nuovi elementi avrebbe potuto probabilmente permettere alla procura di delineare una nuova ipotesi di reato che potesse bypassare la prescrizione. 

Ad esempio? 

Ipotesi come l’estorsione o l’associazione a delinquere di stampo mafioso

Quello che, con la riapertura del caso nel luglio 2024 scorso, la DDA di Trento vuole accertare? 

È auspicabile che si vada a fondo acquisendo nuove prove. Non dimentichiamo che di questo fatto si è occupata nel 2022 anche la Commissione Parlamentare Antimafia, che ha chiuso tutto il suo procedimento esortando ad andare più a fondo sia sulla morte di Marco Pantani ma anche e soprattutto sul fronte dei fatti accaduti al Giro d’Italia. 

Una nuova inchiesta 20 anni dopo la morte di Pantani. Cosa ne pensa? 

Dico solo che per me i fatti sono molto chiari. Non lo dico io, lo dicono i numeri che non tornano, lo dicono i tanti esperti che hanno esaminato questi numeri. Lo dice un’indagine che ha portato alla luce tanti elementi. Tante testimonianze, un’intercettazione clamorosa che io credo apra uno squarcio importante su quello che potrebbe essere accaduto quel giorno in cui è stato ucciso un grandissimo campione. Da quel 5 giugno la vita di Marco Pantani è deragliata su un binario che lo ha portato a morire cinque anni dopo. 

Come crede finirà la nuova indagine? 

È presto per dirlo. Vediamo. Io rimango in attesa. 

Lei si è occupato molto di questa vicenda. Crede di essere chiamato a deporre? 

Non lo so. Ma non è importante che chiamino me. L’importante è che trovino finalmente una verità. Che, ripeto, secondo me è molto chiara. Spero veramente che con l’intervento della Direzione Distrettuale Antimafia qualche passo in più si possa fare. Il problema è che queste cose già è difficile farle subito. A distanza di 25 anni si complicano ancora di più. 

Qui la storia di Marco Pantani (Cesena, 13 gennaio 1970 – Rimini, 14 febbraio 2004)

Marco Pantani allo storico arrivo a Montecampione nel Giro d'Italia 1998
Marco Pantani allo storico arrivo a Montecampione nel Giro d’Italia 1998

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *