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Una fresa meccanica utilizzata per scavare una galleria

Dalle autostrade alle ferrovie: i segreti della nascita di una galleria

Una fresa meccanica utilizzata per scavare una galleria
Una fresa meccanica utilizzata per scavare una galleria

FIRENZE – È la galleria a tre corsie più lunga d’Europa. Si chiama Santa Lucia. Con i suoi 8 chilometri accorcerà il tratto Barberino di Mugello – Firenze Nord dell’A1. Farà parte del nuovo tratto di oltre 17 chilometri che diventerà il naturale proseguimento della variante di valico in direzione sud. Per realizzarla è stata impiegata la più grande fresa mai utilizzata finora nell’Unione Europea. 

Anche a Firenze si torna a parlare di fresa meccanica. È quella che – salvo imprevisti – dovrebbe entrare in funzione dal prossimo settembre 2022 per lo scavo delle gallerie per la realizzazione dell’attraversamento sotterraneo della città da parte della linea ferroviaria dell’alta velocità. 

Di queste ed altre importanti infrastrutture ha parlato il 2 febbraio in una conversazione al suo Rotary Club Firenze Nord l’ingegner Mario Liti, dirigente di Autostrade per l’Italia (Aspi) ed esperto di scavo meccanizzato di gallerie, che ha illustrato l’attuale stato della tecnica di questo settore delle costruzioni. 

DALL’ESPLOSIVO ALLA FABBRICA MOBILE

In particolare Liti ha parlato dello scavo meccanizzato tramite la fresa Tbm (Tunnel Boring Machine) a ‘piena sezione’, che si differenzia dallo scavo tradizionale con esplosivo seguito dal consolidamento e posa delle centine, le strutture destinate a sostenere la volta durante la costruzione di una galleria. 

«La macchina Tbm – ha detto Liti – è impiegata per la realizzazione di gallerie di diametro superiore ai 3000 mm. Le TBM sono macchine che consentono un alto grado di industrializzazione. In pratica si rivela una ‘fabbrica mobile’ che scava il terreno e monta i conci prefabbricati come se fosse una vera e propria catena di montaggio». «Visti i costi elevati di tali macchine – ha aggiunto – è necessario che vengano scelte in maniera adeguata per il materiale che andranno a scavare. Ruolo fondamentale sono le indagini geologiche preventive, per ottimizzare sia gli investimenti che le prestazioni delle stesse frese».  

I VANTAGGI DELLA FRESA

Liti ha quindi illustrato nel dettaglio i vantaggi che lo scavo di una galleria con macchine a piena sezione offre in confronto allo scavo tradizionale e/o con esplosivo:

  • cantiere con migliori condizioni di sicurezza;
  • lavoro più semplice per gli operatori;
  • i minatori di una volta non sono più necessari;
  • galleria, come prodotto industriale, di migliore qualità;
  • velocità costruttiva molto alta;
  • tempi e costi costruttivi preventivati con grande affidabilità;
  • una testa rotante sulla quale sono collocati gli utensili d’abbattimento, aventi la funzione di disaggregare la roccia;
  • un sistema di propulsione e guida che spinge innanzi la testa fresante permettendo l’avanzamento della macchina;
  • un apparato di sgombero atto a liberare il fronte dai detriti avviandoli ai mezzi di trasporto.

«La testa della Tbm – ha concluso l’ingegner Liti – è dotata di moto rotatorio e comandata da motori elettrici posti nella zona posteriore della macchina, nonché da sistemi elettromeccanici o idraulici di regolazione della velocità». 

L’ospite ha parlato anche di alcune importanti realizzazioni curate nel corso della sua carriera professionale. Tra queste il progetto «Ismailia Road Tunnel» in Egitto per la costruzione di due nuove gallerie autostradali sotto il vecchio e il nuovo canale di Suez. Come pure la realizzazione del tunnel Caltanissetta nei pressi del capoluogo nisseno, sempre con una fresa Tbm. 

APPROFONDIMENTO

Vuoi saperne di più? Scarica qui le slides sul tema «Lo scavo di gallerie con metodo meccanizzato», illustrate dall’ingegner Mario Liti durante il meeting al Rotary Club Firenze Nord il 2 febbraio 2022

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