Caterina e Cosimo I, due Medici a confronto (video + foto)
FIRENZE – Due fiorentini nati a distanza di due mesi l’una dall’altro, 500 anni fa nel 1519. Caterina de’ Medici (13 aprile) e Cosimo I de’ Medici (12 giugno). Due discendenti di rami diversi della famiglia Medici, le cui vite – pur separate e distanti geograficamente – li hanno visti non solo protagonisti della storia ma anche nemici per il predominio sulla Toscana. La prima, regina di Francia e alleata del papa. Il secondo duca di Firenze e poi Granduca di Toscana, vicino all’imperatore di Spagna.
Da Firenze ai Castelli della Loira
Ne ha parlato al Rotary Firenze Nord mercoledì 17 luglio Giovanni Cipriani, professore di storia moderna presso l’Università di Firenze, che ha ripercorso i passaggi principali della loro vita. Da Caterina, orfana dei genitori a poche settimane dalla sua nascita, andata sposa a 14 anni a Enrico II futuro re di Francia: artefice di questa unione papa Clemente VII (Giuliano de’ Medici) desideroso di rinsaldare i legami con la Francia. Divenne nella storia «la regina madre» per aver generato tre sovrani di Francia (Francesco II, Carlo IX, Enrico III). Qui la storia completa di Caterina.
Uno dei luoghi dove Caterina visse più a lungo è il Castello di Chenonceau nella valle della Loira, un maniero che attraversa il fiume Cher e fatto costruire – secondo alcuni indirizzi storici – sull’impronta del ponte Vecchio di Firenze. Sarà una delle tappe del viaggio che il Rotary Firenze Nord ha in programma nel mese di settembre 2019 (vedi) attraverso i Castelli della Loira, sulle tracce di Caterina ma anche di Leonardo da Vinci, che morì ad Amboise sempre nel 1519. Proprio 500 anni fa.
Nasce il Granducato
Cosimo I de’ Medici sale al potere anche lui giovanissimo. Appena 18 anni. Era figlio di Giovanni delle Bande Nere e di Maria Salviati, tanto che – ha ricordato il professor Cipriani – visse a lungo nel Palazzo Salviati a Firenze, storica sede nel XX secolo della Banca Toscana in via del Corso. Le famiglie potenti di Firenze credevano di avere a che fare con un giovane inesperto e influenzabile. Di fatto invece Cosimo riuscì a restaurare il potere dei Medici a Firenze, tanto che la sua dinastia ebbe fine solo due secoli dopo (1737) con la morte senza eredi dell’ultimo granduca Gian Gastone.
Cipriani ha quindi ripercorso le tappe del potere di Cosimo I, divenuto il primo granduca di Toscana, così nominato dal papa Pio V stante l’impossibilità di costituire il «regno di Toscana» come lo stesso Cosimo avrebbe desiderato. Tra le curiosità meno note su Cosimo I c’è la sua statua equestre in piazza della Signoria, opera del Giambologna. Non tutti sanno fanno caso che il volto di Cosimo è rivolto verso sinistra in direzione dell’Arno. Perché? «Simboleggia – ha spiegato Cipriani – che sta osservando a distanza gli Uffizi, a quel tempo gli ‘uffici’ amministrativi e giudiziari di Firenze, fatti costruire da Cosimo al suo artista di fiducia, Giorgio Vasari». Qui la storia completa di Cosimo I Medici.
Il Marzocco
Al termine della serata estiva conviviale, che si è svolta nel giardino di Villa Viviani, il presidente del Rotary Club Firenze Nord Sandro Addario ha ringraziato l’ospite facendogli omaggio del guidoncino del club. Lo stesso contiene l’immagine del Marzocco fiorentino, la statua – ha ricordato il professor Cipriani – eretta da Donatello nel 1419 che rappresenta un leone simbolo della Repubblica fiorentina. Ancora un centenario da ricordare, dopo i 500 anni di Caterina e Cosimo I Medici.
[ Nota per il Club. Tra i graditi ospiti della serata rotariana del 17 luglio 2019 era presente anche Giulio Cesare Scarpi, per anni “storico” socio del Rotary Firenze Nord. Ci ha fatto molto piacere che sia tornato a trovarci, con il quale abbiamo così festeggiato un suo recentissimo importante compleanno. ]