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Un momento del meeting del 2071° Distretto ad Arezzo. Da sin. ammiraglio Giovanni Vitaloni, governatore Fernando Damiani, ammiraglio Enrico Credendino (Comandante in capo Squadra Navale e prossimo Capo di Stato Maggiore della Marina), ingegner Luigi D’Angelo (Dipartimento Protezione Civile)

Dai Rotary italiani sostegno umanitario agli afghani evacuati dal loro paese

Un momento del meeting del 2071° Distretto ad Arezzo. Da sin. ammiraglio Giovanni Vitaloni, governatore Fernando Damiani, ammiraglio Enrico Credendino (Comandante in capo Squadra Navale e prossimo Capo di Stato Maggiore della Marina), ingegner Luigi D’Angelo (Dipartimento Protezione Civile)
Un momento del meeting del 2071° Distretto ad Arezzo. Da sin. ammiraglio Giovanni Vitaloni, governatore Fernando Damiani, ammiraglio Enrico Credendino (Comandante in capo Squadra Navale e prossimo Capo di Stato Maggiore della Marina), ingegner Luigi D’Angelo (Dipartimento Protezione Civile)

AREZZO – Dai Rotary italiani un concreto sostegno a favore dei cittadini afghani evacuati con un ponte aereo dal loro paese nell’estate 2021 a seguito della crisi che ha portato l’insediamento del governo talebano. È quanto prevede un protocollo d’intesa (primo del suo genere) siglato a fine ottobre tra il Ministero dell’Interno e i Distretti italiani del Rotary International.

L’annuncio è stato dato al Distretto 2071 dal Governatore Fernando Damiani, in occasione del meeting distrettuale sul tema «Rotary e Protezione Civile» che si è svolto ad Arezzo il 30 ottobre. «Il nostro Distretto – ha detto Damiani – ha aderito da subito senza esitazione alla proposta pervenuta dal Distretto 2080. Il Rotary non può restare spettatore inattivo davanti a questo drammatico esodo. I Club toscani sono sicuro vogliono fare la loro parte». 

GLI AFGHANI IN TOSCANA 

In Italia sono arrivati circa 5000 afghani in fuga dalla loro patria, di cui circa 400 in Toscana. Sono già ospitati presso strutture reperite dalle Prefetture ma le necessità di sostegno non si esauriscono con un pur indispensabile alloggio. Serve un aiuto concreto per la loro integrazione: da un lavoro anche temporaneo (non mancano, tra gli altri, laureati, professionisti, studenti) all’assistenza alle donne e figli minori, dall’istruzione alla necessità ancora più urgente di imparare facilmente la nostra lingua. Non denaro, ma un supporto pratico ed operativo per offrire una vita migliore a chi è stato costretto ad abbandonare in poche ore la propria casa e talvolta la propria famiglia. Nella speranza naturalmente di potervi un giorno fare ritorno. 

Uno dei voli dell'Aeronautica militare per portare in Italia cittadini afghani  evacuati
Uno dei voli dell’Aeronautica militare per portare in Italia cittadini afghani evacuati (Foto Ministero Difesa)

COSA PUÒ FARE IL ROTARY

In pratica cosa possono fare i rotariani italiani per i cittadini afghani? Lo ha spiegato ad Arezzo l’Ammiraglio Giovanni Vitaloni del Rotary Club Roma e referente nazionale di Protezione civile dei Distretti Rotary italiani. Il protocollo siglato tra il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno e i Distretti Rotary italiani ha come obiettivo, attraverso i Club sul territorio, di «realizzare azioni di supporto al programma nazionale di accoglienza (del Governo italiano n.d.r.), affinché si possano offrire alle persone beneficiarie concrete occasioni di inserimento sociale, lavorativo e culturale, temi ai quali il Rotary International rivolge da molti anni la propria attenzione». 

I Club toscani – ha precisato Marco Frullini presidente della Commissione Distrettuale Unità Rotary Protezione Civile – che hanno possibilità e volontà di aderire a questo progetto umanitario faranno riferimento per ciascuna provincia ad un Club contatto chiamato a fare da semplice coordinatore. Qui l’elenco per i Club toscani. Sarà quindi il Club contatto a interfacciarsi, a nome dei Club della sua provincia, con la locale Prefettura per valutare, caso per caso, l’attuazione operativa del sostegno ai cittadini afghani. «Le Prefetture sono informate di questo protocollo tra Ministero e Rotary – hanno detto Vitaloni e Frullini – e non aspettano altro che proposte concrete». 

DURATA

Il Protocollo appena siglato ha validità fino al 30 giugno 2022 e potrà essere prorogato di anno in anno dal Governatore dell’anno oggetto della proroga. Ma i tempi stringono e le necessità sono impellenti. La risposta operativa dei Club dovrebbe essere rapida. 

PER SAPERNE DI PIÙ

Qui il testo del Protocollo tra Ministero dell’Interno e i Distretti Rotary italiani

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Marco Frilli presenta la squadra di Unità Rotary Protezione Civile del 2071° Distretto
Marco Frullini presenta la squadra distrettuale di Unità Rotary Protezione Civile

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