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L'ambasciatore Roberto Natali illustra il Piano Mattei al Rotary Firenze Nord

Il Piano Mattei, una strategia italiana per l’Africa

L'ambasciatore Roberto Natali illustra il Piano Mattei al Rotary Firenze Nord
L’ambasciatore Roberto Natali illustra il Piano Mattei al Rotary Firenze Nord

Il Piano Mattei per l’Africa si rivolge a 14 nazioni di quel continente, tra cui anche il Kenya che è uno dei paesi pilota, con un approccio basato su due pilastri centrali. Il primo è sviluppare un rapporto tra paesi partners. Il secondo è favorire le nostre aziende nell’interscambio e negli investimenti.

Ne ha parlato l’ambasciatore d’Italia in Kenya Roberto Natali al Rotary Club Firenze Nord, presieduto da Carlo Corbinelli, in un incontro che si è svolto mercoledì 26 marzo.

«Partiamo da un dato» esordisce Natali. «Il Kenya è un paese di 54 milioni di persone, di cui la metà ha meno di 18 anni. Un dato che fa quasi impressione. Tra qualche anno tutti questi giovani si riverseranno sul mercato del lavoro. E il lavoro ci deve essere, altrimenti si torna ancora al fenomeno delle migrazioni di massa, a causa della povertà che aumenta. Una povertà già palpabile nelle ‘bidonville’ dove la gente vive non solo alla periferia della città ma – come dico io – alla periferia dell’essere umano». 

In questa prospettiva è fondamentale creare sviluppo. «L’Italia sta facendo molto – dice l’ambasciatore Natali – in Kenya ma anche in altri paesi africani, con gli incubatori di start-up. Prepariamo giovani che hanno voglia di entrare nel mondo dell’imprenditoria, mettendoli in contatto con nostre aziende. Non a caso istruzione e formazione sono una delle direttrici d’intervento del Piano Mattei, insieme a salute, agricoltura, acqua, energia, infrastrutture. Il training è quello che ci chiedono sempre in Africa. Perché loro hanno bisogno in effetti di camminare con le proprie gambe».

Tra i progetti avviati grazie al Piano Mattei in Kenya, uno riguarda la filiera del caffè. Un altro la produzione di biocarburante. «L’Eni individua terreni incolti – dice Natali – organizza la distribuzione di semi di oleaginose, tipo croton e ricino, garantendo ai contadini di acquistare tutto il prodotto. A Mombasa viene trasformato in biocarburante, che trasportato in Italia a Gela viene raffinatoe diventa carburante ecologico. Soprattutto per aerei». 

Come creare interesse delle nostre aziende a lavorare in Kenya? «Il Piano Mattei dà una possibilità, una spinta in più, per poter esprimere le grandi capacità che le nostre aziende hanno. Quindi, se le regioni italiane, inclusa la Toscana ovviamente, hanno interesse a muoversi in questo senso, possono rivolgersi alla nostra Ambasciata a Nairobi, dove abbiamo un ufficio commerciale. Recentemente è stato aperto anche un ufficio ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Con loro abbiamo fatto molti eventi – conclude l’ambasciatore Natali – come ad esempio sulle costruzioni e sul packaging, dove l’Italia va molto forte. Le aziende interessate ci contattino. Saremo ben felici di collaborare con loro». 

Scarica qui il fascicolo PIANO MATTEI PER L’AFRICA

L'ambasciatore Roberto Natali (a sin) e il presidente del Rotary Firenze Nord Carlo Corbinelli
L’ambasciatore Roberto Natali (a sin) e il presidente del Rotary Firenze Nord Carlo Corbinelli

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