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Paolo Santoro al caminetto online del Rotary Firenze Nord

Occhi, lenti a contatto e Coronavirus: i consigli dell’oculista

Paolo Santoro al caminetto online del Rotary Firenze Nord
Paolo Santoro (al centro in alto) al caminetto online del Rotary Firenze Nord

FIRENZE – Non bastano guanti e mascherine per proteggersi dal Coronavirus, bisogna difendere anche gli occhi. Riportiamo una sintesi dei consigli che l’oculista Paolo Santoro, past president del Rotary Firenze Nord, ha rivolto durante un «caminetto online» del suo club che si è svolto mercoledì 25 marzo.

I coronavirus sono una famiglia di virus che possono causare malattie da lievi  (la comune influenza) a gravissime  come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Le lacrime veicolo del virus

Il contagio avviene attraverso le migliaia di goccioline che si liberano nell’aria parlando, ma ancora di più con la tosse o gli starnuti. Queste goccioline (le cosiddette ‘droplets’) vaporizzate  entrano nelle vie respiratorie  attraverso la bocca il naso ma anche  tramite le  lacrime. Così il virus, veicolato dalle lacrime  tramite i canalini, viene portato nel naso e nella gola con interessamento  delle vie respiratorie. La malattia può presentare, anche se non sempre, i segni della congiuntivite come arrossamento oculare, bruciori, prurito e lacrimazione. 

Necessario quindi non solo non toccarsi mai naso e bocca ma avere una particolare attenzione all’igiene degli occhi.

Lenti a contatto

Circa le lenti a contatto queste non solo non danno alcuna protezione al possibile contagio ma anzi  possono trattenere il virus sulla loro superficie. È pertanto necessario: 

  • proteggersi sia con le idonee  mascherine che con adeguati  occhiali  (occhiali protettivi avvolgenti). 
  • porre molta attenzione all’uso delle  lenti a contatto. 

Le lenti multiuso sono da sconsigliare. Ormai da anni le migliori sono le «usa e getta, quelle  giornaliere. Le  lenti morbide sono fatte di materiale poroso (idrogel- silicone) e assorbono  tutto ciò che arriva sulla loro superficie. Il virus potrebbe pertanto restare lì per giorni. Tra le varie superfici è stato infatti evidenziato che il silicone è uno tra i materiali in cui il virus dura più a lungo. Anche 5 giorni.  

Sempre, ma particolarmente in questo periodo, è necessario dunque porre molta attenzione alla porta d’ingresso del virus nel nostro organismo attraverso le lacrime. Quindi evitare le lenti a contatto multiuso, ma usare lenti a contatto giornaliere.  Si ha così il beneficio di utilizzare ogni giorno una lente nuova e perfettamente sterile.

Come pure non va dimenticato che le sostanze utilizzate per la pulizia delle lenti non solo possono provocare allergie o intolleranze ma sicuramente non uccidono il Coronavirus, essendo sostanze soltanto antibatteriche.

Riscoprire gli occhiali

Attualmente è anche appropriato, per chi non ha particolari necessità amministrativo / legali, indossare un tradizionale paio di occhiali, al posto delle lenti a contatto. È il modo migliore per ridurre il rischio di contaminazione da coronavirus eliminando le necessarie manipolazione, ma anche il vantaggio di usare la schermatura meccanica che viene data dalle lenti degli occhiali. Una protezione in più per gli occhi. Quasi come uno scudo che ha anche il vantaggio di poter essere pulito in ogni momento con acqua e sapone. 

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